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La decodifica biologica

E se il miglior "corpo medico" fosse il nostro? In sé, esso possiede infatti tutto quello che serve: l'origine delle malattie, il loro significato, ciò che le mantiene, ciò che le cura e la prevenzione di quelle che ancora non sono comparse!

Il sintomo fisico, lo studio meticoloso della sua localizzazione nel corpo, il preciso momento in cui esso si manifesta nel tempo della nostra vita individuale, sono le coordinate che ci permetteranno di rintracciarne l'origine, e risolvere l'evento che sta a monte.

C.Fleche

 

DECODIFICA BIOLOGICA DELLE MALATTIE: un po’ di storia

Negli anni ’80, il Medico Tedesco RykeGeerdHamer, dopo un lungo studio su oltre 13.500 TAC di pazienti

affetti da forme tumorali, formula la teoria della “Nuova Medicina”.

Secondo la Nuova Medicina, le malattie fanno parte di un “programma speciale, biologico e sensato” della Natura. Ogni volta che un individuo è colpito da un trauma emotivo che abbia le seguenti caratteristiche:

  1. sia vissuto in maniera drammatica,
  2. ci colga impreparati,
  3. sia vissuto in solitudine,
  4. non si trovi una soluzione soddisfacente per superare il conflitto,
  5. interessi contemporaneamente i tre livelli psichico, cerebrale ed organico,

il cervello entra in azione creando uno speciale programma biologico per la sopravvivenza dell’individuo che si manifesta a livello dell’organo malato. L’intensità del trauma emotivo determina la gravità della malattia e il tipo d’emozione ne determina la localizzazione nel corpo.

Senza conflitto non vi è malattia.

Il “DecodageBiologique” si basa sul lavoro svolto da Hamer ed è stato sviluppato e approfondito da un gruppo di ricercatori francesi (Sabbah, Athias, Flèche, Fréchet ecc.), che applicano protocolli di lavoro efficaci per la soluzione dei conflitti scatenanti la malattia e la conseguente riparazione.

È una Terapia Breve che utilizza l’Ipnosi Ericsoniana, la Programmazione Neuro Linguistica e altre tecniche per *individuare, sciogliere e trasformare blocchi emozionali correlati sia a sintomi fisici o comportamentali*.

Per ciascuna malattia/sintomo vengono suggerite diverse chiavi di indagine, per risalire dall'organo malato all'emozione che in esso si esprime.

Cos’è la biodecodificazione? E’ la risposta al perchè ci ammaliamo.

La biodecodificazione decifra il significato biologico del malessere che ci colpisce in un certo momento della nostra vita o che si ripresenta ciclicamente, oppure della malattia/ patologia, sia essa organica o psichica.

Il concetto sul quale si basa la biodecodificazione è che la malattia è la soluzione di cui la biologia dispone per evitare che l’individuo arrivi alla morte immediata. Possiamo dire che un organo in particolare, ubbidendo ad un comando proveniente dal cervello, si assume il compito di risolvere il problema per l’intero organismo.

Gli esseri viventi sono dotati di un sistema di funzionamento di tipo arcaico che consente la sopravvivenza, grazie al mantenimento dell’equilibrio fisiologico e psichico. (omeostasi) Quando nel corso della nostra vita andiamo incontro ad un conflitto negativo cerchiamo immediatamente di risolverlo per ripristinare l’equilibrio e lì dove non è possibile entra in scena la malattia come migliore risposta in quel momento.

Una risposta non definitiva ma data, secondo le parole del dott. Salomon Sellam, “in attesa che il conflitto originale venga risolto”.

La biodecodificazione si occupa dunque di esplorare il conflitto attraverso protocolli d’indagine e tecniche specifiche.

Cosa differenzia la biodecodificazione da altre pratiche terapeutiche e di consapevolezza?

La biologia!

Un organo affetto da un’ulcera è un fatto, non può essere interpretato: c’è,  è dolente, è produttivo, sanguina, semplicemente c’è.

E dietro quest’evidenza c’è un mondo emozionale unico ed individuale ad essa collegato.

Il biodecodificatore, con paziente indagine, a poco a poco, sbroglia la matassa fino a quando chiarisce quale fosse l’intenzione curativa del cervello (l’inconscio) del cliente, quando ha inviato all’organo la direttiva di ulcerarsi, di produrre più cellule, di interrompere la sua funzione.

Perchè nasciamo con tutti i programmi di sopravvivenza che si attivano progressivamente nel migliore dei modi.

La malattia è  un linguaggio.  Per assonanza:"Mal a die", quindi "ciò che il male ha detto"...

Alessandra Marello - Consulente in Naturopatia

Le informazioni ivi riportate vogliono essere solo un sostegno e un incentivo alla crescita personale. Non sono concepite per risolvere problemi personali, relazionali, di salute o di altro tipo per le quali si consiglia di rivolgersi a medici e specialisti, ma debbono intendersi semplicemente come un supporto alla propria azione quotidiana di ricerca del benessere e della felicità.