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La fitoterapia

Per fitoterapia s’intende la cura e la prevenzione delle malattie con le piante medicinali.

E’ lecito pensare che sia la più antica pratica medica, visto che fa tesoro di opportunità che la natura ha sempre generosamente messo a disposizione dell’uomo, dei suoi bisogni, del suo istinto, della sua curiosa e intelligente voglia di sperimentare.

Oggi la fitoterapia si avvale del contributo della scienza per verificare con rigore e con metodo ogni suo aspetto, dandole sempre più dignità.

PERCHE’ LE PIANTE CURANO

Le piante sono dotate di attività terapeutica, cioè sono in grado di interagire con organi e tessuti biologici, grazie alla presenza nei fiori, foglie, corteccia, semi, gemme…. del cosiddetto FITOCOMPLESSO: un gruppo di sostanze molto diverse tra loro, ma che, tutte insieme, in un gioco di “sinergia” unico ed irripetibile delineano l’azione terapeutica di quella determinata pianta.

I prodotti naturali, commercializzati come integratori alimentari, non possono riportare il foglietto illustrativo interno, allegabile per legge solo ai farmaci registrati.

LE DIVERSE FORME DEI PREPARATI FITOTERAPICI

Numerose sono le preparazioni disponibili, che variano a seconda della metodica estrattiva a cui è stata sottoposta la pianta.

Le più comuni sono:

Il taglio tisana (T.T.) La parte attiva viene essiccata e sminuzzata, ed è così pronta per la preparazione, con acqua bollente, di infusi, decotti e macerati.

Queste soluzioni acquose vanno assunte nell’ arco di poco tempo, soprattutto d’estate, perché facilmente deperibili.

Anche la pianta secca necessita di accurata conservazione in luogo fresco ed asciutto perché facilmente aggredibile dai germi.

L’estratto secco (E.S.) La parte attiva essiccata viene ridotta in polvere per essere utilizzata come tale o in capsule, compresse, tavolette.

La tintura madre (T.M.) Liquido ottenuto trattando la pianta fresca con acqua e alcool.

Le tinture madri sono preparazioni liquide risultanti dall'azione estrattiva di un veicolo alcolico su droghe di origine vegetale.
La preparazione delle tinture madri avviene partendo da piante fresche, cresciute nel loro habitat naturale e raccolte nel loro periodo balsamico. Il titolo alcoolico è in genere del 10%, calcolato in rapporto al peso della pianta disidratata. Il grado alcoolico richiesto dalla monografia è, in genere, di 45°-65°. La macerazione alcoolica deve prolungarsi per 21 giorni, in recipienti neutri.
Nella fase finale si procede alla decantazione, spremitura a pressione costante, filtrazione e aggiustamento del titolo alcoolico.

Le monografie per la preparazione ed i controlli delle tinture madri,sono riportate nella Farmacopea Francese ("Preparazioni Omeopatiche", 1965).
Le proprietà delle singole tinture madri sono in relazione al contenuto in principi attivi: flavonoidi, saponine, olii essenziali, tannini, alcaloidi, oligoelementi.

È un preparato ad azione più superficiale da usare in una forma acuta di veloce soluzione che richieda un  breve uso della sostanza.

La presenza di alcool fa sì che non sia molto tollerata dai bambini e dai soggetti con sensibilità gastriche.

Il macerato glicerico  (M.G.) Liquido ottenuto per macerazione con acqua, alcool e glicerina di una parte fresca della pianta in crescita, chiamato tessuto meristematico (gemme, semi, linfa, ecc..).

I macerati glicerici sono comunemente chiamati Gemmoderivati (gemmoterapia).

La gemmoterapia è quella parte della fitoterapia che utilizza tessuti freschi vegetali allo stato embrionale, come gemme o giovani germogli, i cui principi attivi sono estratti mediante un solvente appropriato.
Negli anni '50 il medico belga Pol Henry si dedica per primo allo studio e alla preparazione dei gemmoderivati.

La preparazione dei gemmoderivati è definita nella monografia "Preparazioni omeopatiche" riportata nella Farmacopea Francese del 1965. In essa vengono indicate le parti vegetali che devono essere utilizzate: gemme, giovani germogli, giovani radici, semi e scorza dei giovani fusti.
Le parti vegetali, raccolte nel loro tempo balsamico che solitamente coincide con l'inizio della primavera, sono sottoposte, allo stato fresco, alla ripulitura, alla triturazione, alla determinazione del grado di umidità e infine alla macerazione per 3 settimane in una opportuna miscela di alcool e glicerina (macerati glicerici).

La diluizione richiesta per i gemmoderivati è alla prima decimale hahnemanniana (1 DH), ad eccezione del vischio (Viscum album), disponibile alla 1 CH.

La Farmacopea Francese stabilisce inoltre modalità e tempi di conservazione, raccomanda che siano conservati al riparo dalla luce, in recipienti ben chiusi e che siano utilizzati nell'arco di 5 anni a partire dalla preparazione.

Sono preparati “più morbidi”, ad azione più profonda e si possono miscelare tra loro ed utilizzare per un arco di tempo più lungo.

Difficilmente danno problemi anche agli individui più sensibili.

L'Olio essenziale (O.E.) La parte attiva della pianta, fresca o essiccata, viene trattata con opportuno solvente e sottoposta a distillazione o spremitura; è una preparazione altamente medicamentosa per l’alta concentrazione di fitocomplesso e per questo da utilizzare con molta prudenza; si può ottenere ovviamente solo dalle piante aromatiche (essenziere).

Gli oli essenziali sono gli Aromaterapici (aromaterapia).

Possono dare fenomeni di intolleranza cutanea; se ne sconsiglia l’ingestione se non con opportune precauzioni.

Avvertenze: le informazioni ivi contenute sono da intendersi a puro scopo divulgativo, pertanto non sono da considerarsi sostituti di consigli medici a cui è preposto il medico curante.