Che cosa è una visita omeopatica?
La visita omeopatica consta essenzialmente di due tempi principali: nella prima parte l’Omeopata rivolge al cliente una serie di domande, che hanno lo scopo di indagare sugli antecedenti familiari e su quelli legati al periodo dello sviluppo, nonché sulle eventuali malattie del passato e le relative cure effettuate; la seconda parte, invece, si sofferma sull’esame fisico dei singoli organi ed apparati.
L’aspetto fondamentale da una visita medica è la differenza di domande che arricchiscono il quadro che hanno come fine ultimo quello di spostare l’obiettivo della scelta terapeutica dal singolo sintomo o disequilibrio del momento, alla persona intera.
Proprio per questo l’Omeopata indagherà inizialmente alla ricerca di quei sintomi emozionali (paure, ansie, irritabilità, ecc.) e dell’intelletto (deficit di memoria, comprensione, ecc.) che più angustiano il nostro cliente; passerà poi a verificare le sue reazioni alle diverse condizioni atmosferiche, l’effetto dei soggiorni al mare o in montagna, quello del riposo e del movimento; valuterà quindi le preferenze alimentari e, all’opposto, quei cibi che provocano disgusto e repulsione; si soffermerà ancora sulla facilità o meno ad addormentarsi, l’esistenza di risvegli notturni e di sogni o incubi ricorrenti; studierà infine tutte quelle secrezioni ritenute in disequilibrio allo scopo di verificarne aspetto, colore, odore, ecc.
Tutto questo nel pieno rispetto di quella visione olistica dell’essere umano, proposta dall’Omeopatia, in virtù della quale quando un organo od una funzione sono alterati è in realtà l’organismo intero ad essere disturbato: il disequilibrio è dunque solo la localizzazione finale di questa alterazione generale.
E’ necessario effettuare una visita omeopatica tutte quelle volte che il disequilibrio abbia tendenza a recidivare con frequenza o comunque a cronicizzare: questo andamento, infatti, indica che l’organismo, a causa di una perturbazione permanente del suo fisiologico funzionamento, non è più in grado di pervenire spontaneamente. La visita, allora, ha lo scopo proprio di individuare tale perturbazione che, opportunamente trattata, permetterà alla persona di tornare in buona salute come effetto della ritrovata armonia funzionale dei suoi organi e dei suoi apparati.
La consulenza omeopatica puo’ diventare coadiuvante nelle terapie allopatiche. la tecnica omeopatica ha come fine il benessere della persona, non sostituisce l’uso di medicine e cure mediche che sara’ nella volonta’ del cliente continuare ad usare secondo prescrizione.
Laura Tosati
Cosulente in Omeopatia Unicista e Naturopatia