Che cos’è un oleolita spagirico?
Gli oleoliti non contengono solo i principi attivi delle piante che vi vengono messe a macerare, ma anche le loro qualità nascoste.
L’olio cattura dalla pianta gli equilibri magnetici che circolano all’interno di essa, raccogliendo in sé le potenzialità della pianta stessa.
La lavorazione degli Oleoliti è un processo molto lungo e molto complesso, che prevede diverse fasi eseguite tutte rigorosamente a mano e seguendo i ritmi planetari.
Le piante utilizzate per la preparazione degli Oleoliti sono esclusivamente spontanee, raccolte in luoghi e nei momenti opportuni, lavorate fresche al fine di conservarne inalterata l'intelligenza e la forza vitale.
Per fare un oleolito, una volta raccolta la parte che mi interessa della pianta, questa viene messa in infusione in olio di ricino ed i vasi vengono esposti alla luce del sole per un periodo opportuno secondo la tipologia della pianta, in modo che quando si espone il vaso ai raggi del sole possa percepire anche la luminosità e non solo gli altri aspetti dell'energia del Sole.
In questa operazione non viene sfruttato solo il calore del sole ma anche le radiazioni elettromagnetiche solari per tutta la durata di una lunazione, ove in questo caso la Luna fissa i tempi ed il Sole, fonte principale di elettromagnetismo e quindi di vita, presta la sua potenza per fondere ed esaltare i due magnetismi particolari, quello dell'olio e quello della pianta.
Trascorso il tempo di esposizione la pianta viene torchiata e successivamente l'estratto esausto viene ridotto in cenere con fuoco di legna al fine di ricavarne i sali liposolubili, che saranno aggiunti all'olio.
Perché l’oleolita sia pronto è necessario del tempo per la sua maturazione, deve inoltre essere filtrato.
Perché l’olio di ricino?
Citazione dal n° 51 di Kemi Hathor:
"Fra tutti gli oli, quello di ricino è più specifico per il derma e le sue disfunzioni ed è quello maggiormente impiegato nella produzione di oleoliti in quanto alle sue funzioni particolari1aggiunge quelle dei prodotti erbacei con cui viene messo in contatto.
La tecnica spagirica di preparazione, pur non essendo singolare, deve essere osservata con un certo scrupolo se si vogliono ottenere dagli oleoliti risultati sorprendenti e talvolta miracolosi."
Gli oleoliti possono essere impiegati con differenti tipi di applicazioni:
1° è quella olfattiva. Si può spalmare qualche goccia di oleolito sulla superficie del braccio o sulle mani e, continuando a respirare normalmente dal naso, si avvicina la parte unta ad ogni inspiro per allontanarla ad ogni espiro. Oppure si può applicare al centro del solco "naso-labiale" e/o sotto lo sterno (specie il pino nei casi di afflizioni polmonari). Faremo notare per ora per inciso, come ogni applicazione di oleolito, se di pianta aromatica, è comunque una sorta di aromaterapia involontaria.
2° è topica: spandere solo sulla parte interessata (pruriti, eczemi, dolore, ecc.).
3° è zonale:
- Si spande su una "zona di proiezione cutanea" (o zona riflessa) dell'organo su cui si vuole operare (per esempio spandere l’oleolita adatto lungo la linea interna scapolare e sottoscapolare per agire sul fegato) secondo le linee della Riflessologia.
- Oppure spandere in modo topico direttamente sulla parte interessata e, per aumentare l'efficacia del trattamento, anche su quella simmetrica (per esempio ginocchio sx, ginocchio dx).
- O ancora, spalmare sulla zona dell'organo interessato (Fegato, sul posto del fegato; Cuore, sul posto del cuore; Polmoni, sul posto dei polmoni) per "avvolgerlo magneticamente". È evidentemente un modo di dire perché il significato materiale della frase è "mettere l’olio adatto sulla zona in corrispondenza ad es. con il fegato".
- O usare i punti corrispondenti secondo il percorso dei Meridiani della Medicina Tradizionale Cinese
Ma l'utilizzo più interessante è quello che fa uso del sistema energetico di cui però dovremo parlare più diffusamente in seguito, essendo la materia non di immediata comprensione..
Mediante questa tecnica si può spandere l'oleolito solo su una zona energetica corrispondente all'esigenza, o lungo il percorso dei MO (vasi energetici egizi).
Olio e oleolita non sono quindi la stessa cosa!
L’oleolita alchemico ha la potenza di raggiungere l’organo attraverso la pelle.
L’olio normale lavora solo sul derma.
Una precisazione: nel termine Alchimia è racchiusa tutta la medicina dei Sacerdoti Medici dell’antico Egitto.
Con la Spagiria abbiamo la conoscenza e la lavorazione del regno vegetale, con l’Alchimia quello del regno minerale e nell’Alchimia steganografia l’insieme del Tutto.
Si consiglia inoltre la lettura di "Il Serto di Iside" e di "Il Volo dei Sette Ibis" – A. Angelini - Kemi - Milano.
Fonti: Testi di Fitoterapia e utilizzo delle piante medicinali; quaderni di spagiria; Immagini dal web
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