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UN PO' DI STORIA…

 

Il termine Alchimia viene dall'arabo Al-kemi o Al-kimia.
Si riferisce alla parola copta Khem, che indica l'humus fertile e nero del delta del Nilo, che fecondava i campi e permetteva di coltivare anche in quello che avrebbe dovuto essere un deserto.
In senso esoterico e geroglifico la parola conduce ai misteri oscuri dell'origine primordiale di tutte le cose, l'Uno Originale, la Prima Materia da cui il creato ebbe origine.
Il Khem é, in un certo senso il fango da cui Dio trasse Adamo, il brodo primordiale da cui nacquero le cellule che originarono tanto l'uomo quanto tutte le molteplici creature della terra.
Il Khem é anche il lavoro di perfezionamento della Natura che raffina sè stessa perdendo le sue caratteristiche caotiche e sua espressione sono i metalli, il cosmo, le sostanze o neter delle nostre anime.
Filosoficamente parlando l'Alchimia riporta l'umanità ad uno stato di perfezione e grazia tanto spirituale quanto fisica.

L'alchimia é una scienza che si é sviluppata tanto in estremo oriente (alchimia cinese) quanto in occidente (alchimia ermetica o metallurgica).
L'alchimia egizia é detta Ermetica poichè si ritiene fondata da Ermete Trismegistro, figura mitologica il cui nome é un appellativo che significa "Re tre volte grande".
Viene inoltre appellata come metallurgica per l'importanza fondamentale che i metalli e i loro simboli avevano nel pensiero alchemico.
Ogni metallo corrispondeva ad un pianeta e le fasi alchemiche a momenti di variazione cosmica.
L'eventuale connessione tra le due correnti alchemiche manca oggi di riscontri decisivi.
Possiamo però ritrovare nelle due punti di comunione fondamentale.
In entrambi i casi l'alchimia è la scienza che considera il cosmo, la natura e tutte le sue manifestazioni particolari come bipolare, parimenti e indissolubilmente formato da due principi complementari, interpretativi del divenire. maschile e femminile, caldo e freddo, forma e sostanza, spirito e materia.

In questo cosmo-natura ogni cosa muta e tutto si modifica: l'unica certezza é la costante presenza del mutamento, che evolve per maturazione la natura di ogni cosa dalla originaria imperfezione alla perfezione.
Quest'ultima permette di sganciarsi del fluire del tempo, divenire a-temporali e perfetti.
Tale perfezione viene dunque identificata con l'immortalità: la creatura o persona ha raggiunto il massimo dell'evoluzione e non necessitandone di ulteriore e libero dal mutare eterno imposta dalla natura.

La natura ha tempi propri e imprevedibili per giungere a tale perfezione; l'uomo può, con la coppia bipolare ragione-intuito che lo caratterizza, modificare i tempi della natura accelerando il processo di mutamento-evoluzione.


L'alchimista arriva quindi, attraverso scienza, sperimentazione e genio creativo ad ottenere la conoscenza profonda dei segreti della natura e del cosmo che é simboleggiata dall'immortalità per l'uomo e dalla trasformazione in metallo purissimo (oro) per la materia inanimata.

L'uomo o donna alchimista riceva la sua arte dalla intelligenza della Natura per comprenderne i segreti, e a quella stessa natura impone la sua azione e la sua volontà di perfezionare ciò che la natura ha creato imperfetto, incluso l'alchimista stesso.
Il principio fondamentale che é alla base dell'alchimia é detto "Solve et Coagula", sciogli e rapprendi, ed indica come ogni forma o stadio della materia debba passare attraverso il mutamento-distruzione per ricostituirsi in uno stadio superiore di evoluzione.

Questi stessi principi caratterizzano anche le scienze moderne, in particolare la chimica, la farmacia e, sul piano mentale, la psicologia.

Va, infine, notato come la storia ricordi alchimisti ed alchimiste, di pari importanza e fama, e come i bambini, poichè privi di conoscenze, venissero considerati più puri degli adulti in capacità intuitive: l'apprendistato di un alchimista, pertanto, iniziava in età giovanissima.
Si comprende con facilità come l'Alchimia abbia protetto e tramandato una scienza antica la cui modernità concettuale continua a renderla attuale anche ai giorni nostri.

tratto da www.neter.it